giovedì 6 settembre 2007

Antica Lingua


Adurna

Acqua

Agaetì Blödhren

Celebrazione del giuramento di sangue

Aì varden abr du Shur'tugals gata vanta

Un Guardiano dei Cavalieri chiede passaggio

Aiedail

Stella del mattino

Arget

Argento

Argetlam

Mano d'Argento

Atra esterní ono thelduin / Mon'ranr lifa unin hjarta onr / Un du evarínya ono varda

Che la fortuna ti assista / che la pace regni nel tuo cuore / e che le stelle ti proteggano

Atra gülai un ilian tauthr ono un atra ono waìse skölir frà rauthr

Che la fortuna e la felicità ti assistano e che tu possa essere una protezione dalla sventura

Atra nosu waíse vardo fra eld hórnya

Che possiamo essere protetti da orecchie indiscrete

Bjartskular

Squama di luce

Blöthr

Fermo; fermati

Böetq istalri!

Fuoco, divampa!

Brakka du vanyalí sem huildar Saphira un eka!

Riduci la magia che blocca Saphira e me!

Breoal

Famiglia; casa

Brisingr

Fuoco

Dagshelgr

Giorno sacro

Deloi Moi!

Terra, cambia!

Delois

Una pianta a foglie verdi e infiorescente purpuree

Damia abr Wyrda

Dominio del Fato (libro)

Dras

Città

Draumr kópa

Rifletti l'immagine

Du Fells Nángoröth

Le Montagne Funeste

Du Fyrn Skulblaka

La Guerra dei Draghi

Du grind huildr!

Cancello, fermati!

"Du Silbena Datia"

Le Nebbie Sospiranti (un canto poetico)

Du Sùndavar Freohr

La Morte delle Ombre

Du Völlar Eldrvarya

Le Pianure Ardenti

Du Vrangr Gata

Il tortuoso cammino

Du Weldenvarden

La Foresta dei Guardiani

Dvergar

Nani

Ebrithil

Maestro

Edoc'sil

Inespugnabile

Edur

Uno sperone roccioso; un promontorio

Eitha

Vai; parti

Eka aí fricai un Shur'tugal

Sono un Cavaliere e un amico

Elda

Appellativo onorifico di grande rispetto (genere neutro)

Ethgrì

Invoca

Eyddr eyreya onr!

Svuota le orecchie!

Fairth

Quadro realizzato con mezzi magici

Fethrblaka, eka weohnata néiat haina ono. Blaka eom iet lam

Uccello, non ti farò del male. Vola sulla mia mano.

Finiarel

Appellativo onorifico per un giovane uomo di grandi promesse

Fricai Andlát

Morte amica (un fungo velenoso)

Gala O Wyrda brunhvitr / Abr Berundal vandr-fódhr/ Burthro laufsblädar ekar undir/ Eom kona dauthleikr...

Cantami o fato dalla bianca fonte / dello sfortunato Berundal / nato sotto foglie di quercia / da donna mortale...

Gánga aptr

Vai indietro

Gánga fram

Vai avanti

Garjzla

Luce

Gath sem oro un lam iet

Congiungi la freccia alla mia mano

Gath un reisa du rakr!

Compatta e solleva la nebbia!

Gedwëy Ignasia

Palmo luccicante

Gëuloth du knìfr!

Smussa la lama!

Haldthin

Stramonio

Helgrind

I Cancelli della Morte

Hlaupa

Corri

Hljödhr

Silente

Iet

Mio (formale)

Jierda

Spezza; colpisci

Jierda theirra kalfis!

Spezzagli gli stinchi!

Kodthr

Prendi

Kvetha Fricai

Salute, amico

Lethrblaka

Pipistrello; le cavalcature dei Ra'zac (letteralmente, volatile di cuoio)

Letta

Ferma

Letta orya thorna!

Ferma quelle freccie!

Liduen Kvaedhí

Poetica Scrittura

Losna kalfya iet

Liberami i polpacci

Malthinae

Lega / trattieni / confina

Manin! Wyrda! Hugin!

Memoria! Fato! Pensiero!

Moi stenr!

Pietra, cambia!

Nagz reisa!

Coperta, sollevati!

Nalgask

Miscela di cera d'api e olio di noci usata per idratare la pelle

Osthato Chetowä

Il Saggio Dolente

Pömnuria

Mio (formale)

Reisa du adurna

Solleva / Alza l'acqua

Rïsa

Levita

Ristvak'baen

Il Luogo del Dolore (baen - usato qui e in Urû'baen, la capitale dell'Impero - è sempre un'espressione che indica tristezza, sofferenza)

Seithr

Dormi

Sé mor'ranr ono finna

Che tu possa trovare la pace

Sé onr sverdar sitja hvass

Che la tua spada resti affilata!

Sé orúm thornessa hávr sharjalví lífs

Che questo serpente abbia il moto della vita

Skölir

Protezione; scudo

Skölir nosu fra brisingr!

Proteggici dal fuoco!

Sköliro

Protetto

Skulblaka

Drago (letteralmente, volatile di squame)

Stenr reisa!

Pietra, sollevati!

Stydja unin mor'ranr, Rothgar Könungr

Riposa in pace, re Rothgar

Svit-kona

Appellativo onorifico e formale per una donna elfica di grande saggezza

Thrysta

Spingi; comprimi

Thrysta deloi

Comprimi la terra

Thrysta vindr

Comprimi l'aria

Thverr stenr un atra eka hórna!

Attraversa la pietra e fammi sentire!

Togira Ikonoka

Lo Storpio Che è Sano

Tuatha du orothrim

La Temperanza dello Sventato (uno dei livelli di addestramento dei Cavalieri)

Varden

Guardiani

Vel eïnradhin iet ai Shur'tugal

La mia parola di Cavaliere

Vinr Älfakyn

Amico degli Elfi

Vodhr

Appellativo onorifico maschile di medio rispetto

Vöndr

Un ramoscello dritto e sottile

Vor

Appellativo onorifico per un caro amico

Waìse heill!

Guarisci

Wiol ono

Per te

Wiol pömnuria ilian

Per la mia felicità

Wyrda

Fato; destino

Wyrdfell

Nome elfico per i Rinnegati

Yawë

Pegno di fiducia

Zar'roc

Miseria

Re Rotghar


Rothgar appartiene al Durgrimst Ingietum controlla gli altri dodici clan dei nani. Ciò naturalmente dà a lui il controllo assoluto di Tronjheim, la città all'interno del Farthen Dûr. Anche se Rothgar ha tale potere, è conosciuto per la sua saggezza e la sua attenzione.

Rothgar ha fede in Ajihad, il capo dei Varden, che è una delle poche forze che può mantenere insieme gli esseri umani ed i nani. È il quarantaduesimo re dei nani ed è stato sul trono per più di un secolo, il che è molto anche per un nano.

Nonostante questo, Rothgar è incredibilmente forte, come dimostra durante la battaglia nel Farthen Dûr in cui maneggia un'arma, Volund, forgiata da Korgan, il primo re dei nani. Essendo saggio nelle alleanze e tosto sul campo di battaglia, risulta essere un amico utile di Eragon.

In Eldest, combatte coraggiosamente, ma è ucciso dal nuovo cavaliere di drago Murtagh. Si dice che Rothgar abbia desiderato morire affrontando un nemico nel combattimento del male, piuttosto che essere ucciso da un mago.

Durza


Durza è uno spettro, sotto il servizio di Galbatorix, il re di Alagaësia. È uno dei personaggi che figura per primo nel libro Eragon assieme ad Arya e ad altri due elfi, con l'incarico di trasportare l'uovo da cui sarebbe nata Saphira. Gli era stata data la missione di prendere l'uovo di Saphira ad Arya, missione in cui fallisce, ma riesce comunque a catturare Arya che inizierà a torturare per farle rivelare la posizione degli altri elfi. Ma lei resiste pagando ciò con diverse torture e la somministrazione di un veleno. In seguito Durza riuscirà a catturare Eragon che però fuggirà grazie anche all'aiuto di Murtagh e Saphira, portando con loro anche Arya. Questo spettro compare inoltre negli ultimi capitoli del primo libro, nella battaglia avvenuta nel Farthen Dur (una montagna al cui interno si trova Tronjheim, capitale dei nani), dove Eragon sconfiggera una volta per tutte Durza, prendendo il nome di Eragon Ammazzaspettri. Però durante la lotta tra i due, Eragon entrerà nella sua mente e sarà immerso nei suoi pensieri scoprendo che in origine si chiamava Carsaib e dopo la morte dei suoi genitori incontrò uno stregone che gli insegnò la magia. Infine morì anche lui, e Carsaib, per vendicare la sua morte, evocò degli spiriti che si dimostrarono più forti di lui e lo sopprafecero trasformandolo in Durza.


Kull


I Kull sono degli Urgali alti più di 18 piedi circa (un esemplare molto sviluppato può raggiungere i 20 piedi come nel caso di Nar Garzvogh, l'urgali Capoclan che decide di allearsi con Nasuada, la quale accetta con grande disappunto di Eragon durante il secondo libro, e che fa poi cambiare idea ad Eragon riguardo alla loro razza permettendogli di ispezionargli la mente prima della battaglia).

Parlano la stessa lingua degli Urgali e si alleano con Nasuada pur avendo combattuto precedentemente con Eragon poiché capiscono che Galbatorix li aveva traditi promettendogli nuove terre, (causa di tutte le loro guerre con umani, nani ed elfi, dice Nar Garzvogh). Galbatorix ha ucciso tutte le loro Herndall, li ha costretti con Durza ad allearsi fra loro, cosa innaturale per le tribù urgali, ed ha massacrato di persona molti dei loro migliori compagni, detti arieti, fra i quali la stessa compagna di Nar Garzvogh, e per questo è chiamato dagli urgali Drajl, che nella loro lingua vuol dire "larva". Un Kull abbassa la testa in segno di ostilità ed espone la gola in segno di tregua e volontà di parlamentare come con Nasuada. Essi nutrono un senso di gratitudine verso Eragon poiché egli li ha liberati dall'influenza di Durza, e chiamano lui Spadarossa, Nasuada Furianera" e Saphira Lingua di Fuoco.

Urgali


Gli urgali sono delle creature simili a Minotauri. Essi si sono inizialmente uniti a Re Galbatorix per una sua offerta: Galbatorix aveva promesso loro che se avessero combattuto per lui gli avrebbe donato parte delle terre conquistate dove i Clan rimasti della loro razza avrebbero potuto abitare senza temere attacchi da parte di umani. Fra di essi si possono trovare alcuni individui più sviluppati degli altri (sia intellettualmente che fisicamente) chiamati Kull.

Gli Urgali, benche apparentemente primitivi e dediti alla lotta, hanno in realtà un sistema gerarchico complesso quanto quello degli elfi. I loro capo-clan sono le sagge Herndall ossia le piu anziane donne della loro razza. Essi, sotto il controllo dello spettro Durza, irrompono nel Farthen Dur, capitale del regno dei nani e rocca-forte dei Varden, un movimento di resistenza (umano) all'Impero di Galbatorix, capeggiati da Ajihad, un uomo del sud, con la pelle colore dell'ebano.

In seguito alla morte di Durza, liberi dall'incantesimo che li aveva soggiogati , e in seguito al tradimento di Galbatorix si uniscono ai Varden per Lottare contro l'impero, ottenendo in cambio la promessa di nuove terre.

Ajihad


Capo dei Varden perde la vita per mano degli Urgali all'inizio di Eldest; a capo dei Varden gli succederà la figlia Nasuada.

Murtagh


Murtagh è un personaggio misterioso, ma diventa inseparabile compagno d’armi di Eragon. È figlio illegittimo del malvagio cavaliere Morzan (ucciso da Brom), braccio destro del crudele re Galbatorix. Accompagna Eragon e Saphira dai Varden dopo averli salvati dalle grinfie dei Ra'zac. Qui incontra i Gemelli (spie di Galbatorix nei Varden) che lo catturano e lo riportano dal Re e lì una dalle due uova di drago in possesso di Galbatorix si schiuderà per lui. Galbatorix riuscirà a sottometterlo scoprendo il suo vero nome e quello del suo drago Castigo (rosso come quello di suo padre Morzan) e li manderà a combattere contro i Varden facendogli promettere nell'antica lingua di tentare di catturare Eragon. Nello scontro Eragon avrà la peggio ma Murtagh gli risparmierà la vita dicendo di aver tentato come aveva promesso a Galbatorix.

Alla fine di Eldest prenderà Zar'roc da Eragon, dicendo che la spada di Morzan spetta al suo Eldest (che in inglese significa figlio maggiore) e non al figlio minore e rivelando ad Eragon che loro due sono fratelli.

Storia


Questa è la storia di Murtagh fino al suo incontro con Eragon.

Murtagh spiega parte del suo passato ad Eragon nei libri Eragon ed Eldest. L'infanzia di Murtagh non è trascorsa piacevolmente ed il bambino è stato maltrattato dal padre: quando aveva 3 anni il padre lo ferì alla schiena con la sua spada Zar'roc in un accesso d'ira; il bambino fu sul punto di morire e miracolosamente si salvò, ma gli rimase una grande cicatrice.

Sua madre Selena era una donna comune che amava disperatamente Morzan e che fu convinta da lui a fargli da spia contro gli altri cavalieri. Per la sicurezza del figlio questo fu messo al sicuro con un incantesimo cossichè gli altri, tranne il re Galbatorix, non sapessero della sua esistenza. Quando il padre fu ucciso da Brom, Selena scomparve per ritornare solo alcuni mesi dopo e morire di una malattia, lasciando l'orfano alle cure di alcuni fidati servi. Allora tutti i cavalieri di Galbatorix erano morti ed il giovane, portato da Galbatorix stesso ad Urû'baen, fu educato da Tornac, un uomo leale a Murtagh.

Murtagh evitò la corte per quanto poté durante gli anni trascorsi a palazzo, sebbene si tenne informato delle forti lotte politiche che sussistevano tra i nobili. Quando divenne diciottenne, il re lo invitò ad un pranzo privato con lui. Non essendo possibile rifiutare, Murtagh accettò; il pranzo seguente fu quasi completamente in silenzio dato che i tentativi di Murtagh di imbastire conversazioni educate fallirono.

Dopo cena il re chiese al giovane se voleva servirlo e lottare per lui come suo padre Morzan aveva fatto. Murthagh conosceva il terribile potere di Galbatorix e dentro di sé disapprovava alcuni suoi atti, eppure quando Galbatorix iniziò a parlare delle sue visioni circa il suo Impero ed il suo popolo, Murtagh fu sedotto dalle parole del sovrano e dai suoi toni persuasivi.

Alla fine del discorso del re, il ragazzo fu intrigato, prese in considerazione l'idea che Galbatorix aveva descritto e subito accettò di servirlo. Mesi dopo questo incontro, il re convocò Murtagh con una grande collera e gli ordinò di formare un esercito per schiacciare una ribellione in una data provincia.

Quando il ragazzo chiese se doveva imprigionare i civili, Galbatorix rispose che tutti, sia ribelli che civili, dovevano essere uccisi e la zona distrutta. Capendo che il re non era colui che dichiarava di essere, Murtagh fuggì con il suo amico Tornac. In un agguato teso dal re Tornac morì, ma Murtagh riuscì a salvarsi.

Da quel momento comincia a dare la caccia ai seguaci del re e, mentre insegue i ra'zac, incontra Eragon e si unisce a lui.

Galbatorix


Galbatorix è il malvagio re degli uomini, è deciso a estendere il proprio dominio su tutta Alagaësia; si avvale dell'aiuto dei Lethrblaka e dei figli Ra'zac e degli Urgali(i quali però alla conclusione di Eldest si uniscono ai Varden e combattono contro Galbatorix).

Il più forte dei cavalieri di drago, Galbatorix nacque a Inzilbêth alcuni secoli fa e quando aveva solo 10 anni un uovo di drago si schiuse per lui. Gli altri cavalieri si accorsero subito che Galbatorix era un allievo eccezionale, primeggiava in ogni tipo di arte, era formidabile sia nell'uso della magia che in quello della spada.

Dopo la morte del suo drago (causata da un gruppo di Urgali) impazzì e girovagò per le lande desolate implorando la morte. Trovato in fin di vita da un contadino, si ricongiunse al consiglio per farsi dare un nuovo drago. Poiché ad ogni cavaliere spetta un solo drago durante tutta la sua vita il consiglio glielo negò e Galbatorix iniziò a credere che fosse colpa dei cavalieri se il suo drago era morto. Rubò quindi un cucciolo di drago (Shruikan) con l’aiuto di Morzan e, quando i rinnegati si unirono a lui, sterminò tutti i cavalieri dei draghi uccidendo personalmente (come spiega Oromis ad Eragon) tutti i suoi mentori.

Galbatorix insegue Eragon e Saphira perché, visto che Saphira è l'unica dragonessa rimasta in vita, vuole generare un nuovo ordine di Cavalieri di drago che stia per sempre al suo servizio. Il suo interesse perché Eragon rimanga in vita è dovuto al fatto che drago e cavaliere sono legati da un legame fisico ed emotivo e sa che uccidendo Eragon rischierebbe di uccidere o ferire in modo irreparabile Saphira, come è successo a lui quando il suo drago è morto.

È l'unico che sappia il nome segreto di Murtagh ed anche di Castigo e perciò puo controllarli. Era uno dei pochi a conoscenza dell'esistenza di Murtagh prima che egli diventasse un cavaliere di drago.

Arya


È l'elfa portavoce della regina Islanzadi. È molto abile nel combattimento ma lo è altrettanto nella magia, ed è molto forte. Alta e longilinea, ha folti capelli neri e pelle molto chiara. Custodiva l'uovo di Saphira fino a quando non fu catturata dallo spettro Durza, salvando il prezioso oggetto mandandolo lontano mediante una magia. Viene liberata da Eragon a Gil'ead mentre sono imprigionati. Rimane a lungo incosciente,autoinducendosi il coma per rallentare l'effetto del veleno che le avevano somministrato durante la prigionia, sia mentre è imprigionata sia mentre viene portata da Eragon al sicuro. Nel Farthen Dur, viene poi curata dal veleno con il nettare di Tunivor.

In Eldest si scopre che in realtà lei è l'unica figlia della regina Islanzadi ma è stata da lei allontanata quando ha scelto di diventare portatrice delle uova di drago. Eragon è innamorato di lei.

Si pensa che sarà lei il prossimo cavaliere. Lo scrittore afferma che la copertina del terzo libro sarà di colore verde smeraldo come la magia che l'elfa crea quando la usa (prime pagine di Eragon quando viene attaccata da Durza).

Brom


Brom è un ex cavaliere di drago ed il mentore di Eragon, e lo aiuterà a divenire cavaliere lui stesso.

E' nato a Kuasta, una città sperduta a ridosso del mare, molto a Sud di Carvahall. I suoi genitori si chiamavano Nelda (la madre) e Holcomb (il padre). Kuasta è una città isolata dal resto del mondo per colpa della Grande Dorsale, e questo ha fatto si che la città diventasse un luogo ricco di superstizioni e strani costumi.

Arrivato ad Ilirea Brom inizialmente bussava tre volte sullo stipite di una porta prima di entrare o uscire da una stanza, abitudine che poi perse assieme agli altri strani modi di fare. Ad Ilirea diventò uno degli allievi prediletti del maestro Oromis, assieme ad un ragazzo poco più grande di lui, Morzan. Brom ammirava moltissimo Morzan e lo seguiva ovunque, rimase però molto deluso quando questi decise di unirsi a Galbatorix per sconfiggere i cavalieri dei draghi.

Fu uno dei fondatori dei Varden ma non accettò mai nessuna carica di potere al loro interno. Fu amico di tutte le razze senza distinzione e, durante il dominio di Galbatorix, viaggiò molto portando speranza alla gente. Perse Saphira, la sua dragonessa, durante una battaglia, allora si pensò che sarebbe impazzito a causa del distacco mentale che si crea sempre tra drago e cavaliere, ma lui, spinto da una terribile voglia di vendetta contro i Rinnegati, si riebbe e cominciò la sua battaglia contro i tredici e Galbatorix. Uccise tre dei rinnegati (tra cui Morzan) e fu la causa della morte di altri cinque. Muore alla metà del primo libro ucciso dai Ra'zac.

Eragon


All’inizio della storia Eragon ha solo quindici anni e vive assieme a suo zio Garrow e suo cugino Roran, a Carvahall un piccolo villaggio. Un giorno cacciando sulla Grande Dorsale trova una pietra blu, che in realtà è l’uovo di Saphira, un drago, che si schiude marchiando la sua mano destra con il Gadwey Ignasia un simbolo a forma di drago d'argento, che sta a indicare che è un cavaliere di drago.

Dopo la morte dello zio Garrow accaduta per colpa dei Ra'zac decide di vendicarsi di essi, e Brom, il cantastorie di Carvahall (che si scopre poi essere un cavaliere anche lui), si unisce a lui insegnandogli molto sull’arte della spada e sulla magia.

Eragon combatte contro lo spettro Durza battendolo, grazie anche al tempestivo aiuto di Saphira e dell'elfa Arya, che aveva salvato sottraendola alle torture dello stesso Durza. Ma riporta una lunga ferita sulla schiena che gli provocherà molti dolori, che poi scomparirà nel secondo libro della trilogia, Eldest. È innamorato di Arya anche se i suoi sentimenti per l’elfa non sono corrisposti. Aiuta i Varden nella battaglia del Farthen Dủr e per completare il suo addestramento è costretto ad andare ad Ellesmera dove incontrerà la madre di Arya, nonché regina degli elfi, Islanzadi, Oromis e Glaedr, un cavaliere il quale non è piu in grado di compiere magie che richiedano una notevole capacità in essa e il suo drago dorato oramai anziano al quale manca un arto.

Alla fine di Eldest si scopre che anche Eragon è figlio di Morzan, un cavaliere dei draghi che è passato dalla parte del male, e quindi fratello di Murtagh, il suo compagno di viaggio da quando Brom è morto e il quale si pensava fosse morto dopo la sua cattura da parte degli Urgali dopo la battaglia del Farthen Dur.

In tutta la saga l'obiettivo di Eragon è quello di liberare Alagaësia da Galbatorix, il suo re, e vendicarsi della morte dello zio Garrow.

Shruikan


Shruikan è il drago nero di Galbatorix.

Fu costretto con la magia nera a servirlo, infatti il suo cavaliere originario fu ucciso da Galbatorix e Morzan quando lui era solo un cucciolo.

Il legame tra Galbatorix e Shruikan è una sorta di malsana imitazione della profonda amicizia che lega Eragon e Saphira.

Saphira


Saphira è la dragonessa di Eragon e la sua più grande amica. Tre elfi (tra cui Arya) stavano trasportando il suo uovo quando Durza con un piccolo esercito di urgali li attaccò. Arya fu costretta a trasportare l'uovo con la magia vicino a Brom, sulla Grande Dorsale. Fu lì che Eragon lo trovò convinto che fosse un prezioso monile da poter rivendere per guadagnare abbastanza denaro per far mangiare la sua famiglia tutto l’inverno.

Saphira ha un carattere forte e determinato ma si sente molto sola. Vive nella condizione di essere l’unico esemplare della sua specie rimasto a parte le uova che conserva Galbatorix e rimane di stucco quando incontra Glaedr, il drago di Oromis, ad Ellesmera. Durante l’allenamento nella città degli elfi si fa spesso trasportare dai suoi sentimenti per l’altro drago mancandogli, in alcune occasioni, di rispetto, cosa che il vecchio drago non gradisce molto.

La creazione dei Cavalieri di Draghi


Vi racconterò della nascita dei Cavalieri dei draghi.
I draghi non hanno inizio. Da ciò che conosciamo, sono esistiti da sempre. Erano i primi abitanti di Alagaesia, tranne forse i nani. E se hanno una morte, sarà quando il mondo si concluderà, perché periscono come la terra. Hanno governato Alagaesia, fiera e piena di gloria, fino a che il primo degli elfi non ci abitasse.

Da quando un elfo giovane ha ucciso un drago, credendolo solo come un animale, una sanguinosa guerra è iniziata fra le due razze. I draghi si sono raggruppati ed hanno ucciso l'elfo giovane, e quelli della sua razza non hanno gradito molto l'atto dei draghi. Ma gli attacchi non si sono arrestati lì. I draghi, ancora uniti,hanno attaccato l'intera nazione degli elfi. Stanchi e confusi da ciò che era accaduto,gli elfi hanno provato a concludere la guerra, ma non hanno potuto trovare come comunicare con i draghi.

Questa guerra lunga e sanguinante è durata 5 anni, fino a che un elfo chiamato Eragon non trovasse l'uovo del drago. Desiderante di avere un drago amichevole, Eragon ha nascosto suo drago e lo ha allevato nella segretezza. L'elfo ha chiamato il suo drago Bid'Daum, nell'abitudine della lingua antica. Quando Bid'Daum era abbastanza grande, Eragon ed il suo drago insieme, convinsero i draghi per fare la pace con gli elfi. Per concludere, i trattati sono stati formati fra gli elfi ed i draghi, accertando di vivere a vicenda nella pace.

Per accertare la pace e che quella guerra non scoppiasse ancora,si stabilirono i Cavalieri dei draghi.


Questa era la nascita dei Cavalieri, anche se ora le tenebre sopprimono la luce, facendo scegliere la via negativa a coloro che le si presentano davanti.